La Bibbia e i testimoni di Geova



Il nome

Il nome di questo nuovo movimento religioso fu scelto nel 1931 e si ispira a Is 43,10, dove agli ebrei del tempo è detto: «Voi siete i miei testimoni - oracolo del Signore - miei servi, che io mi sono scelto perche mi conosciate e crediate in me e comprendiate che sono io». Geova è una lettura del nome divino, che però più correttamente andrebbe pronunciato jahweh. Anche i testimoni di Geova sanno di usare una pronuncia non corretta del nome di Dio.

Quale Bibbia usano?

La loro Bibbia è diversa da quella cattolica, perche vi mancano i libri deuterocanonici dell' Antico Testamento.

La Bibbia usata dai testimoni di Geova italiani è inoltre una traduzione dall'inglese e non dai testi originali.

Il testo, infine, è manipolato in pochi ma precisi dettagli. Un solo esempio: Mt 26,26-28: «Prendete e mangiate. Questo significa il mio corpo...» (scrivere significa invece di è cambia completamente il senso autentico dell'Eucaristia!).

Come usano la Bibbia?

- Citazioni frammentarie: le citazioni sono usate come frammenti isolati per sostenere le proprie tesi.

- Estrapolazione dal contesto: ogni versetto biblico è citato come suona, senza tener conto di quel che significa nel contesto.

- Letteralismo biblico: il testo è interpretato senza verificare se abbia un significato simbolico. Ad es. in Ap 7,4 il numero 144.000 è preso rigorosamente alla lettera e non come risultato di 12x12x1 000 con evidente allusione
al popolo delle dodici tribù e al suo compimento.

- Interpretazione metaforica: quando fa comodo, però, il testo è usato in modo figurato. Ad es. nella frase «In principio Dio creò il cielo e la terra» (Gen 1, 1 ), il cielo viene considerato una metafora degli angeli con a capo Lucifero, 
mentre la terra sempre metaforicamente indicherebbe Adamo ed Eva.

- Accostamento d i testi estranei: ad es. i tre testi d i Dn 4, 10-1 7 ; Ap 12,6.14 e Ez 4,6 accostati senza fondamento tra loro
e interpretati 
l'uno con l'altro portano al1914 come anno della fine del mondo.
- Equiparazione tra Antico e Nuovo Testamento: non si accetta che ci sia un progresso della rivelazione tra I' Antico e il      Nuovo Testamento. Ad es. si nega la Trinità perche non la si trova affermata  nell' Antico Testamento.


Atteggiamenti da assumere

La grande attenzione che i testimoni di Geova riservano al testo biblico costituisce un importante richiamo per i cattolici, così spesso privi di un'adeguata conoscenza della Bibbia. È un fatto che va riconosciuto con umiltà.

Tuttavia è praticamente impossibile un dialogo con i testimoni di Geova. Anzitutto perche la loro interpretazione dei testi biblici è del tutto arbitraria e ciò rende difficile il confronto anche per chi conosce bene la Bibbia. Soprattutto, però, il dialogo è impossibile perché essi non lo praticano: sanno già cosa rispondere ad ogni osservazione. Nel loro manuale Ragioniamo facendo uso delle Scritture hanno indicate le controrisposte a tutto ciò che un cattolico in genere può dire.

È triste dirlo, ma respingere il confronto, con gentilezza ma anche con fermezza, non è in questo caso mancanza di carità: è autodifesa per chi si troverebbe in difficoltà in un falso dialogo, e invito concreto a loro perche smettano un proselitismo fondato sull'inganno.
Attenzione va riservata a quanti sono ai primi passi, o si trovano in crisi con la loro fede, o con sincerità sono animati da una reale volontà di confronto. Ma anche con costoro il dialogo è possibile e fruttuoso solo se si ha una buona conoscenza della Bibbia e un'altrettanto buona conoscenza della metodologia e delle contraddizioni interne alloro modo di interpretare il testo sacro.

Tratto da "Incontro alla Bibbia" breve introduzione alla Sacra Scrittura per il cammino catechistico degli adulti
a cura della Conferenza Episcopale Italiana e dell'Ufficio Catechistico Nazionale

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