Testamento di Don Bosco ai Salesiani

Miei cari ed amati Fíglí ín G. C.,

Prima di partire per la mia eternità, io debbo compiere verso di voi alcuni doveri e così appagare un vivo desiderio del mio cuore.
Anzitutto io vi ringrazio col più vivo affetto dell'animo per la ubbidienza che mi avete prestata, e di quanto avete. lavorato per sostenere e propagare la nostra Congregazione.
Io vi lascio qui in terra, ma solo per un po' di tempo. Spero che la infinita Misericordia di Dio farà che ci possiamo tutti trovare un dì nella beata eternità.
Vi raccomando di non piangere la mia morte. Questo è un debito che tutti dobbiamo pagare, ma dopo sarà largamente ricompensata ogni fatica, sostenuta per amore del nostro Maestro, il nostro Buon Gesù.
Invece di piangere fate delle ferme ed efficaci risoluzioni di rimaner saldi nella vocazione sino alla morte. Vegliate e fate che né l'amor del mondo, né l'affetto ai parenti, né il desiderio di una vita più agiata vi muovano al grande sproposito di profanare ì sacri voti e così trasgredire la professione religiosa, con cui ci siamo consecrati al Signore. Ninno riprenda quello che ha dato a Dio.
Se mi avete amato in passato, continuate ad amarmi in avvenire colla esatta osservanza delle nostre Costituzioni.
Il vostro primo Rettore è morto. Ma il nostro vero Superiore, Cristo Gesù, non morrà. Egli sarà sempre nostro Maestro, nostra Guida, nostro Modello. Ma ritenete che a suo tempo Egli stesso sarà nostro Giudice e Rimuneratore della nostra fedeltà nel suo servizio.
Il Vostro Rettore è morto, ma ne sarà eletto un altro che avrà cura di voi e della vostra eterna salvezza. Ascoltatelo, amatelo, ubbiditelo, pregate per lui, come avete fatto per me.
Addio, o cari figliuoli, addio. Io vi attendo al Cielo. Là parleremo di Dio, di Maria, Madre e sostegno della nostra Congregazione; là benediremo in eterno questa nostra Congregazione, la osservanza delle cui Regole contribuì potentemente ed efficacemente a salvarci.

Sit nomen Domìni benedictum ex hoc nunc et usque in saeculum: In te, Domine, speravi, non confundar in aeternum.

Sac. Gio. Bosco.

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